Il vigile urbano e l'affittuario in canotta bianca, la
facoltosa coppia americana e quella un po meno nobile di sposini del
sud, la prostituta e la routine di un impiegato accecato da un momento
di notorietà, gli intrighi amorosi di adolescenti in permanenza
temporanea nella capitale…gli ingredienti della commedia all'italiana e i
tributi ai personaggi di Fellini, De Sica e gli altri autori del
neorealismo sono tutti presenti e in attesa di essere contestualizzati
in una pellicola che in realtà è più spesso vicina alla banalità dei
film anni '90, quasi privi di una sceneggiatura compatta e con episodi
sconnessi tra loro senza un filo conduttore che non sia il fascino da
cartolina di Roma, i costumi stereotipati degli italiani e dei turisti
che si avvicinano a loro, spezzati da battute abbozzate sulla politica,
il lavoro e il denaro.
Dopo "Midnight in Paris" Woody Allen segue con il "filone
turistico" con la differenza che se nei confronti dei vicini francesi
appare un nostalgico ricordo poetico e onirico di epoche passate delle
quali arte e romanticismo si ritrovano anche nel presente, Roma,
nonostante le sue monumentali bellezze, è sacrificata in mano di
personaggi semplici, rozzi e umili, che incontrano cultura, successo e
passione grazie a sconosciuti che fanno scattare una scintilla destinata
a spegnersi pochi giorni dopo. Una sorta di richiamo per turisti
d'oltreoceano che invita a passare una esperienza allegra e poco
impegnativa allietata dal fascino della storia e dell'arte della
capitale, tenendo però presente la critica situazione italiana.
Ma a Woody si
perdona tutto…il cast d'attori è come sempre notevole, anche se mi
chiedo come la maggioranza di loro abbia accettato di far parte del
film, la leggerezza fa passare una serata piacevole e il pubblico esce
dalla sala divertito e contento di avere rinunciato per una volta all'
ancor più volgare offerta televisiva…e il regista ringrazia considerando
che il suo film è primo al botteghino con quasi 3 milioni di Euro che
come dice Judy Davis "attento! Non sono dollari"!
recensione by Gessica Germini